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11 settembre 2022

 

DOMENICA 11 SETTEMBRE TORRE DEL GRECO

Villa delle Ginestre,
Via Villa delle Ginestre, 19
ore 18.00
€ 5 più d.p.

Concerto di ALESSANDRO D’ALESSANDRO

ospite Margherita Abita

Da sempre interessato alle più svariate forme musicali, Alessandro D’Alessandro è considerato uno dei più talentuosi organettisti italiani per la tecnica e la versatilità con cui ha condotto uno strumento della tradizione contadina a dialogare con altri stili, ritmi ed armonie, travalicando i confini della musica etnica, ampliandone notevolmente le capacità espressive ed il suono, grazie anche a un sapiente utilizzo dell’elettronica.
In questa direzione si pone “Canzoni”, album pubblicato da Squilibri Editore che segna il suo esordio come solista. Si tratta di un progetto di esplorazione della canzone d’autore, con la trasposizione di alcuni classici nel linguaggio di un organetto “preparato” che, nelle sue mani, sembra assumere “il respiro di un’orchestra”. Il suono intimo del suo strumento a mantice è sostenuto da un utilizzo molto personale dell’elettronica, dell’effettistica, dei loops in tempo reale e da sovrapposizioni armoniche e ritmiche, suonate direttamente sull’organetto, attraverso un originale sistema di percussione dello strumento.
Con alle spalle un’intensa carriera, D’Alessandro coordina l’Orchestra Bottoni, ensemble di organetti con cui ha pubblicato diversi dischi tra cui “Orchestra Bottoni Live”, finalista Targa Tenco 2014, secondo posto al Premio Loano 2014 per citare solo alcuni dei riconoscimenti ricevuti.
Nel 2017 vince la Targa Tenco per il miglior album in dialetto con “Canti, ballate ed ipocondrie d’ammore” (Squilibri Editore) realizzato insieme a Canio Loguercio.
La rete di collaborazioni, vastissima e difficilmente riassumibile, che lo hanno visto protagonista in studio e dal vivo, coinvolge (tra gli altri) musicisti quali Sergio Cammariere, Neri Marcorè, Gigliola Cinquetti, Daniele Sepe, Fausto Mesolella, Petra Magoni, Daniele Di Bonaventura, David Riondino, Flaco Biondini, Angelo Branduardi, Franco Battiato, Peppe Voltarelli, Gabriele Mirabassi, Roy Paci, ecc; a cui si aggiungono, sul versante del cinema, del teatro, della letteratura e delle arti visive nomi come Sergio Staino, Eugenio Barba (Odin Teatret), Sonia Bergamasco, Vinicio Marchioni, Franco Arminio, Agostino Ferrente ed altri ancora.

Margerita Abita

Originaria della Sicilia, cresce nell’isola di Levanzo, la più piccola e selvaggia delle Isole Egadi. Si avvicina alla musica Jazz con i maestri Maurizio Lipari e Chicco Allotta. All’età di diciotto anni si trasferisce a Milano per seguire gli studi universitari. Qui avviene l’illuminante incontro con la musica balcanica e mediterranea, un genere di musica che non tarda a diventare la sua più grande passione. Nella sua terra fa esperienza del teatro di figura tradizionale dell’Opera dei pupi siciliani, con il grande maestro Mimmo Cuticchio. Nel 2018 si trasferisce a Barcellona. Con il duo di violino e voce Still Life vince l’edizione 2020 del Premio Andrea Parodi con il brano originale ‘Tempo’. Da Ottobre 2019 diventa cantante della Barcelona Gispy Balkan Orchestra.

Formazione:
Alessandro D’Alessandro organetto
Margherita Abita voce

 

Biglietto acquistabile qui

 


Sarà possibile effettuare una visita facoltativa dalle ore 17.00 al prezzo di € 5 a cura della Fondazione Ente per le Ville Vesuviane


Villa delle Ginestre

L’edificio fu costruito nel Settecento dal canonico Giuseppe Simioli, professore di teologia al Seminario Arcivescovile di Napoli, che vi ospitava spesso uomini valenti nelle lettere e nelle arti, come Bernardo Tanucci e Luigi Vanvitelli. Nell’Ottocento la villa passò alla famiglia Ferrigni. Nel 1836 Antonio Ranieri, cognato del proprietario Giuseppe Ferrigni, vi ospitò l’amico Giacomo Leopardi, il quale vi soggiornò fino a poco prima della morte (che avvenne a Napoli), e ivi scrisse diversi Pensieri, Il tramonto della lunae La ginestra, lirica da cui la villa prese il nome.

Dopo l’avvicendarsi di diversi proprietari ed alcuni anni di incuria, la villa è stata acquistata dallo stato nel 1962 per l’Università di Napoli Federico II, che l’ha data in comodato all’Ente per le ville vesuviane. Restaurata grazie al Centro Studi Leopardiani di Recanati, è destinata ad ospitare eventi culturali e di celebrazione dell’opera di Leopardi.

Dal 2006 è sede del Premio leopardiano La Ginestra che viene assegnato a personalità che con i loro studi si sono distinte nell’analisi, nell’approfondimento e nella divulgazione della poesia di Giacomo Leopardi.

 

 

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