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bombi

DOMENICA 27 SETTEMBRE
SAN GIORGIO A CREMANO
Villa Vannucchi, Via Cavalli di Bronzo
ore 22

Definito il Jimi Hendrix del deserto, Bombino (pseudonimo di Goumar Almoctar) è il nuovo fenomeno della world music. Nato e cresciuto in Niger, ad Agadez, nel nord dell’Africa, nella tribù dei Tuareg Ifoghas, che lotta da secoli contro il colonialismo e l’imposizione dell’Islam più severo, diventa giovane allievo del celebre chitarrista Tuareg Haia Bebe e poco dopo entra a far parte della sua band, acquisendo il soprannome di Bombino, una storpiatura dell’italiano “bambino”. Inizia ad appassionarsi a Jimi Hendrix e Mark Knofler, di cui studia le tecniche durante i pascoli tra Algeria e Libia.
Nel 2009 un incontro casuale con il regista Ron Wyman cambia irrimediabilmente il suo destino.Wyman dedica gran parte del suo documentario sulle tribù Tuareg a Bombino e diventa produttore di Agadez, il suo primo disco da solista. Nel frattempo la fama del giovane talento cresce fino ad essere conosciuto in tutto il mondo e suonare nei più importanti festival musicali. Dan Auerbach dei The Black Keys ne rimane folgorato e decide di produrre Nomad che uscirà nel 2013 su etichetta Nonesuch/Warner.
Registrato nello studio di Auerbach a Nashville, Nomad è l’incontro del desert-rock con il blues, suonato dalle abili mani di Bombino ed arricchito dalla sua voce intensa e vigorosa. Le sonorità di Bombino ricordano quelle dei Tinariwen, ma le sue melodie elettrizzanti, che racchiudono lo spirito della resistenza e della ribellione, trasudano un groove irresistibile.
Una versione del blues densa e magmatica a cui si aggiunge la particolarità di svincolarsi dalla classica metrica basata sul “call and response” tra cantante solista e coro (solitamente femminile) rimpiazzando quest’ultimo con le disgressioni melodiche della chitarra. Bombino si rifà alle sonorità tipiche degli anni 60-70, da Jimi Hendrix a Jimmy Page, inserendole in un contesto rock-blues di matrice americana arricchito da vocalismi in Tamasheq, la lingua Tuareg.

Bombino chitarre, voce, Djakrave Dia basso, Corey Wilhelm batteria, percussioni, Illias Mohamed Alhassane chitarre

Ingresso gratuito fino ad esaurimento posti.